LA SETA |
La seta è una delle fibre tessili più antiche e, secondo la tradizione cinese, era già utilizzata già nel XXVII secolo a.C. Il baco da seta è originario della Cina e per 30 secoli la raccolta e la tessitura della seta era conosciuta solo dai Cinesi. La Cina è riuscita a mantenere il segreto dell’allevamento dei bachi e della produzione serica fino al 300 d.C. quando i Giapponesi, e poco più tardi gli Indiani, lo scoprirono. Fino al 550 d.C. tutti i tessuti di seta provenivano da fonti asiatiche. I Greci e i Romani, ignari del modo di produrla, conobbero la seta grazie al commercio con l’Oriente, in quanto i prodotti giungevano loro attraverso la “Via della Seta”, la famosa carovaniera che dalla Cina, superando tutta l’Asia centrale, raggiungeva Samarcanda e poi Bisanzio. Fu da Bisanzio che nel 552 d.C. l’imperatore Giustiniano inviò due monaci in Oriente perché si impadronissero, a rischio della vita, del segreto della fabbricazione della seta. I due monaci rubarono semi di gelso e uova di bachi da seta riportandoli segretamente all'imperatore. Fu allora che il monopolio cinese e persiano ebbero fine. Per merito della civiltà araba l’arte della seta si affermò in Persia, nel bacino del Mediterraneo e, grazie ai Mori, in Spagna. In Italia venne introdotta ad opera del Re normanno di Sicilia Ruggero II verso il 1146, e da allora ebbe inizio la grande cultura serica Italiana. Nel XII e XIII secolo l’Italia diventò il maggior centro serico dell’Occidente. |